Descrizione Corpo serpentiforme, subcilindrico, nella parte anteriore che si comprime in senso laterale nella parte posteriore. Capo conico, in alcuni individui più largo e appiattito. Muso appiattito nella parte anteriore con mandibola più lunga della mascella superiore. Bocca di medie dimensioni, con mandibola più o meno prominente. I denti sono conici, tutti uguali, inseriti su entrambe le mascelle e sul vomere. Due paia di narici, quelle anteriori sono tubolari e poste in posizione molto avanzata. Occhi piccoli, in posizione arretrata rispetto all'apertura della bocca ed al di sopra della medesima. Fessura branchiale stretta, posta immediatamente avanti all'inserzione delle pinne pettorali. Tutte le pinne sono,costituite da raggi molli. Lunga pinna dorsale, con origine a circa metà della distanza tra l'apice delle pettorali e l'ano; pinna anale lunga, con origine posta davanti alla metà della lunghezza del corpo; entrambe confluiscono formando la pinna caudale. Pinne ventrali assenti. Pinne pettorali normalmente sviluppate. Scaglie molto piccole, di forma ellittica, in genere sono poco evidenti perché nascoste da uno spesso strato di muco. Pelle viscida, per abbondante secrezione delle ghiandole mucipare di cui è ricca l'epidermide. Colorazione variabile in rapporto all'habitat ed allo stadio di sviluppo. Varia da bruno verdastra a bruno scura sul dorso, gradualmente più chiaro sui fianchi, con ventre bianco o giallastro. L'aspetto degli occhi e la colorazione variano quando l'anguilla raggiunge la maturità sessuale. Le anguille che stanno iniziano la migrazione riproduttiva mostrano colore più scuro sul dorso e argenteo sul ventre, Taglia medio-grande, con lunghezza totale delle femmine fino a poco meno di 100 cm e peso fino a quasi 2 kg; in casi eccezionali la taglia può essere superiore: fino a 150 cm e 6 kg. I maschi generalmente non superano 50 cm e 200 g. Habitat Allo stadio larvale l'anguilla è un pesce di profondità, dato,che la nascita ha luogo all'incirca a 1000 metri di profondità; le larve però si avvicinano alla superficie e compiono il loro viaggio,da 300 a 50 metri dalla superficie, comportandosi perciò come pesci pelagici. In mare l'anguilla è un pesce di fondo, preferisce i fondi melmosi e sabbio-melmosi e la si può trovare nelle praterie a posidonia costiere, presso porti o porticcioli che possono offrire un riparo durante le mareggiate. Da adulto abita indifferentemente le acque salate, salmastre e dolci, spingendosi fino a 1000 metri sopra il livello del mare. Si incontra anche nelle lagune salmastre, alle foci dei fiumi, in qualunque corso d'acqua, sia esso fiume, canale, fosso o addirittura fogna cittadina, nei laghi, negli ,stagni, nelle paludi e perfino nel pozzi. Sembra che siano i soggetti di sesso femminile ad addentrarsi maggiormente nell’entroterra, popolando laghi, fiumi, stagni. I maschi tenderebbero più frequentemente ad arrestarsi nel tratto inferiore dei corsi d'acqua e in acque lagunari, se non addirittura nelle acque marine costiere. Rispetto alle caratteristiche fisiche dell'acqua, l'anguilla tollera agevolmente variazioni, di salinità, temperatura e pressione. Sopporta abbastanza bene le basse concentrazioni d’ossigeno; in condizioni estreme può uscire dall'acqua e sopravvivere a lungo, in ambienti sufficientemente umidi, sfruttando le sue possibilità di svolgere una respirazione cutanea resa possibile da un'ampia vascolarizzazione della pelle. Alimentazione e abitudiniL'anguilla si adatta a diverse condizioni ecologiche, distribuendosi durante la fase di sviluppo nelle acque interne, dalle zone salmastre fino ai torrenti di montagna e colonizzando ogni tipo di ecosistema acquatico. Durante la risalita riesce spesso a superare gli eventuali ostacoli, a volte uscendo dall'acqua e aggirandoli. L’anguilla è un pesce di fondo che preferisce substrati molli nei quali infossarsi durante i periodi freddi, ma che si adatta anche a fondi duri nei quali siano presenti anfratti e nascondigli. In assenza di nascondigli, l'anguilla si scava caratteristiche buche nelle quali ripararsi. Questo pesce non ama la luce, si muove in cerca di cibo specialmente al calar del sole fino alle prime ore del mattino e resta infossata nel fango durante le ore più calde del giorno. D'inverno si nutre pochissimo preferendo starsene infossata nel fondo. Questo comportamento è riscontrabile soprattutto nelle acque dolci; in acque salate è alquanto diverso, dato che si muove anche di giorno, specie se l'acqua è torbida, e anche nella stagione invernale. La sua attività è massima nelle ore di alta marea. La permanenza nelle acque interne è di circa 8-15 anni per i maschi e di 10-18 anni per le femmine. In pratica mangia di tutto; anellidi, molluschi, crostacei, larve di insetti, pesci, ecc. In particolare, le anguille di lunghezza minore di 350 mm e peso minore di 30 g, predano di preferenza crostacei di piccola taglia e larve d’insetti. Le anguille di taglia superiore si cibano più frequentemente pesci e, tra i crostacei, decapodi, isopodi e anfipodi più grandi. Riproduzione La specie è migratrice catadroma e quindi - fra l'autunno e l'inizio dell'inverno, ma talvolta anche in primavera - le anguille "argentine" (cioè adulte), "maretiche", se femmine, "capitoni", se maschi, calano in mare e, percorrendo probabilmente 15-40 km al giorno, migrano fino al Mare dei Sargassi, zona della loro riproduzione (nell'Atlantico centrale, fra i 50-65° di longitudine Ovest, e fra i 20-30° di latitudine Nord, ad una distanza di circa 4-7 mila km dalle regioni europee e nord-africane nelle quali la specie si sviluppa). Si pensa che ogni femmina possa emettere - in acque relativamente calde e fino alla profondità di 1000 m - da 1 a 6 milioni di uova del diametro di 1-3 mm, che schiudono solo se la temperatura è superiore ai 20 °C. Dopo la fregola gli adulti muoiono e le larve cominciano a spostarsi gradualmente verso oriente - grazie all'aiuto della Corrente del Golfo e di quella Nord-Atlantica - sino a raggiungere, dopo circa 3 anni, le coste europee e africane. Valore economico L'anguilla rappresenta una delle più importanti specie per la pesca e l'acquacoltura. In Italia la risalita naturale delle "cieche" è più abbondante nelle acque delle coste occidentali della penisola, rispetto a quelle orientali. Fino a pochi anni fa una notevole quantità di "cieche" catturate negli estuari tirrenici nel corso della loro montata in acque interne era commerciata per il consumo; oggi, la diminuzione notevole registrata nell'afflusso di queste forme giovanili ha convinto a porre un freno a questa abitudine. L’anguilla ha carni buone, particolarmente grasse, saporite, molto apprezzate. Viene commercializzata viva, fresca, congelata, marinata, salata ed essiccata, affumicata ed inscatolata. Il prezzo di mercato, molto variabile a seconda della pezzatura e della stagione, è sempre abbastanza elevato. Nel plasma dell'anguilla è presente una tossina (ittioemotossina) inattivata totalmente dalla cottura e dai processi digestivi ma pericolosa se introdotta per altra via nell'organismo umano. Distribuzione In Italia la specie è autoctona, è comunemente presente nelle acque dolci di tutta la Penisola e delle isole maggiori, dal livello del mare fino ad una quota di circa 1.500 m, nonché nelle acque marine che bagnano il nostro Paese. Tecnica di pesca Il momento migliore per pescare le anguille sia al mare che al fiume è la notte, al mare si può pescare anche di giorno nelle giornate di tempesta, bisogna usare una canna robusta pescare a fondo con piombo e galleggiante scorrevole, innescando l'amo con un esca naturale, dopo che il pesce ha inghiottito l'esca si ferra con decisione, e bisogna recuperare il più velocemente possibile per impedire all'anguilla di rifugiarsi in qualche affranto e renderne impossibile il recupero. LA PESCA A FONDO La pesca a fondo e’ senza dubbio la più usata e la più redditizia tra le tecniche sportive. La pesca verrà effettuata di notte o quando il fiume è sporco. Essendo l’anguilla un pesce molto combattivo e molto potente, è indispensabile possedere una canna con cimino rigido e robusto; il mulinello dovrà essere in grado d’imbobinare un nylon di grosso spessore. Una montatura consiste: dalla lenza madre del 0.30 che porta la zavorra scorrevole, pende un terminale dello 0.25 lungo 50 cm, armato con un amo del 7 a gambo corto. La seconda montatura consiste: lenza madre dello 0.40, che termina con una girella a moschettone, alla qual è fissato, con un’asola, un tratto di nylon dello 0.35, sul quale scorre un piombo forato di 30 grammi, un tubicino di gomma paracolpi lungo 3 cm e termina con una girella alla qual è legato il terminale dello 0.30 lungo 30 cm armato con un amo forgiato storto del n°6. Non è necessario lanciare in mezzo al fiume, perché il più delle volte si trova vicino alla riva nella ricerca di cibo. L’esca che l’anguilla preferisce è senza dubbio il verme di terra di cui si nutre tutto l’anno, esso può essere innescati su ami dal n° 4 al n°7. Un’altra esca buona è l’interiore di pollo, non lavati, tagliati in pezzi lunghi 7-8 cm, che vengono infilati a calza su ami a gambo lungo di n° 6-8 in modo che l’ardiglione spunti a metà dell’esca. Si possono usare com’esca anche pesci morti. La ferrata deve essere decisa e di particolare importanza è il recupero che dovrà essere fatto nel modo più veloce possibile per evitare che l’anguilla riesca ad afferrarsi con la coda in qualche ostacolo sott’acqua e cosi impossibile dà salpare. Per uccidere l’anguilla, senza farla soffrire, bisogna prenderla con una mano e uno straccio per la testa e con l’altra mano bisognerà colpirla energicamente, con un pezzo di legno, nella parte della coda in modo dà rompere il sacco linfatico. Per vedere se l’anguilla sta abboccando è utile avere una pila o usare i campanelli appositi reperibili nei negozi specializzati di pesca. L’utilizzo di sostanze fosforescenti è sconsigliabile perché se l’acqua è limpida, l’anguilla se n’accorgerebbe e fuggirebbe.Esche per la pesca del pesce anguilla Le esche per le anguille sono diverse, ma deve sempre essere un esca naturale tipo; pezzi di pesce, vermi, larve, vanno bene anche le interiora del pollo e il fegato. ATTENZIONE:Il sangue dell’anguilla è tossico, quindi evitare il contatto con ferite sulla pelle o altro.